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 altPADIGLIONE TIBET - VENEZIA  4 GIUGNO - 30 AGOSTO 2011 - Spazio Art&fortE LAB, Palazzo Ca' Zanardi  - Cannaregio 

 

Padiglione Tibet

progetto ideato e curato da Ruggero Maggi

 

"Freedom is like ..."  by Luciano G. Gerini - Tibet Pavillion - Venice 2011  

cosmic mandala on khata, video-installation-online (4 videos) 300 x 31 cm.

 

 

 Tibet: una nazione che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale “centralina” spirituale per tutti gli esseri umani in contrapposizione con un paese confinante (ora non più, visto che lo ha occupato da decenni) dal devastante materialismo consumistico.

 

Un Paese oppresso, la cui stessa cultura, la propria lingua rischiano di essere perdute per sempre. Un paese schiacciato da un altro popolo vicino, anch’esso ricco di fascino e mistero. Ora qualcuno desidera annichilirli entrambi, gettandone uno nel baratro della distruzione, sia fisica che culturale e psicologica, abbruttendo l’altro con lo spettro della consapevolezza di stare per compiere un terribile atto di sopraffazione condannato (non abbastanza) dalle altre Nazioni. La Biennale veneziana da sempre offre l’opportunità ad ogni Paese di presentare le proprie realtà artistiche più rappresentative con i Padiglioni Nazionali.

Padiglione Tibet, un’idea che nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un sogno, una chimera che non potrà, almeno per ora, trovare una collocazione ufficiale all’interno della Biennale stessa per la semplice ragione che il Tibet non può essere riconosciuto come Paese sovrano.

Tutto ciò naturalmente a livello ufficiale.

Credo che il sistema arte debba opporsi a tutto questo, usando i mezzi e le possibilità che la sua stessa struttura le offre, rompendo gli schemi ed il muro di silenzio che da troppo tempo sta rendendo vano ogni tentativo di aiuto al popolo tibetano. Mi piace definire questo progetto come un evento parallelo alla Biennale stessa in quanto entrambe le iniziative (scusate per questo abbinamento alla Davide e Golia!) viaggiano appunto su binari paralleli, senza mai potersi incontrare, naturalmente finché il Tibet non venga riconosciuto ufficialmente come nazione.

Saranno presentate installazioni multimediali site-specific dedicate al Tibet ed una grande rassegna di opere realizzate direttamente sulla KHATA, la tipica sciarpa che in Tibet i monaci usano come forma di saluto. Padiglione Tibet un grande evento in cui sarà evidenziato il connubio tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale. Un sito in perenne costruzione sia su web che nella realtà: durante i tre mesi della rassegna si alterneranno performances di teatro e di danza contemporanea ad interventi di monaci tibetani.

Non mi illudo: so benissimo che questo mio progetto sarà solo una piccola goccia che però spero possa contribuire a far traboccare il vaso colmo di indifferenza che, per ragioni inesplicabili, si è creato intorno alla tragedia di questo meraviglioso paese dalle metafisiche vette.

Ogni padiglione nazionale è per sua stessa natura un grande contenitore d’arte…..mentre Padiglione Tibet è già Arte nella sua concezione!

 

 

 

Padiglione Tibet

ideato e curato da Ruggero Maggi

 

artisti partecipanti:

Dario Ballantini, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, Luisa Bergamini, Rosaspina B. Canosburi, Nirvana Bussadori, Capiluppi Silvia, Angela Maria Capozzi , Tamding Choephel , F. Romana Corradini, Marzia Corteggiani, G. Luca Cupisti, Teo De Palma, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Luigi Filograno, Roberto Franzoni, Fernando Garbellotto, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Isa Gorini, Franca Lanni - Renata Petti, Bruno Larini, Pino Lia - Celina Spelta, Oronzo Liuzzi, Ruggero Maggi, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Renato Mertens, Simona Morani, Paolo Nutarelli, Clara Paci, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori, Antonella P. Giurleo, Dorjee Sangpo, Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Gianni Sedda, Roberto Testori, topylabrys, Micaela Tornaghi, Monika Wolf.

 

 

Spazio Art&fortE LAB c/o Palazzo Cà Zanardi

Cannaregio 4132 – Venezia

 

4 giugno – 30 agosto 2011

inaugurazione : 4 giugno 2011 – ore 18.00

 

orari : 10.00 – 18.00 chiuso il lunedì

 

da Piazzale Roma o dalla Stazione Ferroviaria: vaporetto n°1 - fermata Ca’ d’Oro

 

per informazioni: This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it

 

www.padiglionetibet.com

www.padiglionetibet.it

 

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"Freedom is like ..."   by Luciano G. Gerini - Tibet Pavillion - Venice 2011  

cosmic mandala on khata, video-installation-online (4 videos) 300 x 31 cm.


 

 

 

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Sulla bianca khata, simbolo tibetano di saluto e di fraterna accoglienza, i miei quattro mandala cosmici colorati, tradizionale espressione artistica della meditazione interpretati in chiave contemporanea. Ma i quattro mandala sono, in realtá, quattro QRcodes, decodificando i quali con uno smartphone o un tablet, si verrá portati a vedere online un video, diverso per ciascuno di essi, quattro messaggi di speranza e solidarietá per i nostri fratelli che anelano alla libertá ed al diritto di poter esporre la bandiera della loro Patria ed a cantarne l'inno nazionale

On this white khata - the Tibetan symbol of greeting and fraternal welcome - are my four colored cosmic mandala - the traditional artistic expression of meditation interpreted in a contemporary way. These four mandalas are, in fact, QRcodes. By decoding each of them with a smartphone or a tablet, you will be brought to see four online video-art conveying messages of hope and solidarity for our brothers who yearn for the freedom to regain the right to display the flag of their homeland and to sing their national anthem.

 

(se non disponi di  un QR scanner  tipo iNigma o similoi, puoi vedere i video ai seguenti indirizzi : www.lucianogerini.it/a   www.lucianogerini.it/b www.lucianogerini.it/c  www.lucoianogerini.it/d)

(if you don't have a QRscanner like iNigma or similar, yuou can see the four video to those address: www.lucianogerini.it/a   www.lucianogerini.it/b www.lucianogerini.it/c  www.lucoianogerini.it/d)

 

 

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